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10
06
2016

NON FARSI MALE CORRENDO

By Staff 0

“Intervistiamo” oggi un medico ortopedico di una struttura sanitaria della Brianza e gli sottoponiamo i principali quesiti relativi agli infortuni che possono colpire i runners.

– QUALI SONO GLI INFORTUNI CHE PIU’ FREQUENTEMENTE COLPISCONO UN RUNNER?

Oltre ai traumi distorsivi alla caviglia, i principali problemi che possono colpire chi corre sono strappi e contratture muscolari (polpaccio e coscia), infiammazioni tendinee (tendine d’Achille), e algie alla colonna vertebrale. Un capitolo a parte meritano poi gli infortuni al ginocchio (di cui tratteremo prossimamente), un’articolazione che più di tutte soffre delle sollecitazioni e di eventuali errori di postura del podista.

– COME RICONOSCERE LA PATOLOGIA?

Il dolore più o meno intenso e una limitazione o impotenza funzionale sono caratteristiche comuni alla maggior parte degli infortuni. Le infiammazioni tendinee sono caratterizzate poi da edema, così come anche i traumi, mentre un indurimento della zona interessata è sintomo di strappo muscolare.

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– QUALI LE POSSIBILI CAUSE?

Patologie correlate al piede (piede piatto) ed errori di appoggio podalico o di postura sono tra le principali cause funzionali di infortuni per chi corre. Poi, un eccesso di peso causa un sovraccarico alle articolazioni con conseguente errata distribuzione del peso del corpo e possibile insorgenza di dolori.

Tra le cause “ambientali” invece, una non idonea preparazione fisica, scarpe non adeguate (cioè che non ammortizzano sufficientemente piede e caviglia) e la mancanza di uno stretching completo pre-allenamento, contribuiscono a predisporre agli infortuni.

– COME PREVENIRE GLI INFORTUNI

1) Adeguata preparazione fisica e progressione nello sforzo (allenamento e percorso adeguato alle proprie condizioni)

2) Stretching completo per ogni distretto corporeo

3) Corretta tecnica di corsa, correlata anche alla scelta di una buona scarpa da running.

– COSA FARE IN CASO DI INFORTUNIO?

Sospendere immediatamente la corsa fino a completa guarigione. Successivamente, preferire inizialmente sport come il nuoto o la bicicletta, mentre l’attività podistica va reinserita gradualmente.

Al momento del trauma, trattare la zona dolorosa con crioterapia, ovvero terapia del freddo, e successivamente assumere farmaci antiinfiammatori e praticare fisioterapia riabilitativa.

Le distorsioni alla caviglia si risolvono in circa 3 settimane, mentre le tendiniti e algie alla colonna richiedono un periodo di convalescenza molto più lungo, anche di 3-5 mesi.

– LA CORSA E’ UNO SPORT CONSIGLIATO?

Noi medici ortopedici siamo un po’ restii a consigliare questa attività, proprio a causa dei diversi infortuni in cui si può incorrere.

Una buona preparazione fisica e un’attenta prevenzione possono evitare questi inconvenienti.